Non capita spesso, nella vita e nelle attività di un parlamentare, di vedere riconosciuti i frutti del proprio impegno e del proprio lavoro. A me è capitato questa settimana, in un convegno organizzato da società che sostengono le imprese eccellenti del made in italy aiutandole nel percorso di crescita, raccolta di capitali e approdo ai mercati quotati, durante il quale è stata riconosciuta l’importanza delle misure inserite nell’ultima legge di Bilancio a favore delle piccole medie imprese italiane.
Il tema della sottocapitalizzazione delle nostre imprese è noto da molti anni e già avevo scritto di queste problematiche e di possibili soluzioni negli anni scorsi. Da allora ho portato avanti un percorso di ascolto ed interlocuzione con associazioni ed imprese interessate al tema, per capire attraverso quali misure aumentare gli afflussi di capitale verso le nostre imprese. Da quel percorso sono nate proposte, emendamenti, incontri, approfondimenti. Finche’ nell’ultima legge di bilancio il Governo ha inserito alcune misure che, ispirandosi anche alle esperienze positive di Paesi come la Francia ed il Regno Unito, hanno creato incentivi per gli investimenti stabili (e non speculativi) nelle nostre piccole medie imprese, da effettuarsi attraverso i cosiddetti PIR (Piani Individuali di Risparmio). Una misura importante, che, secondo le stime di Intermonte Sim, nei prossimi 5 anni potrà far arrivare alle società a piccola e media capitalizzazione quotate a Piazza Affari quasi 10 miliardi di euro. I primi risultati sono già molto incoraggianti. Adesso dobbiamo monitorare questo strumento, accertarci che non vi siano problematiche o distorsioni nella sua applicazione e, sperabilmente, raccogliere nei prossimi anni i frutti di un sistema di imprese più forti e competitive sui mercati internazionali.