ISTRUZIONE

Il tema dell’istruzione è stato un punto che ho affrontato e anche delle mie attività di studio e ricerca prima di diventare Parlamentare. I due libri che ho pubblicato negli ultimi anni, “Talento da svendere” e il più recente “Futuro a colori”, si occupano molto di formazione e di come poter aiutare i giovani a scoprire il proprio talento e cogliere le opportunità in un mondo che cambia sempre più rapidamente. In questi anni ho affrontato questi argomenti in un ruolo diverso, e mi sono chiesta come poter coniugare la mia esperienza da docente al mio nuovo ruolo istituzionale.; Non facendo parte della Commissione Cultura, che ha la competenza per le attività legislative in materia di scuola ed istruzione, ho deciso di adoperarmi in modo diverso da quello strettamente normativo e di dedicarmi a progetti di natura diversa, collaborando con organizzazioni di livello nazionale, internazionale ma anche locale, collaborando con scuole e docenti sul territorio.

PREMIO NAZIONALE INSEGNANTI

1)   PREMIO NAZIONALE INSEGNANTI

Premio nazionale Insegnanti

A livello nazionale il mio impegno principale è stato quello di “importare” in Italia il Global Teacher Prize – ovvero il cosiddetto “Premio Nobel per insegnanti”, portando in Italia il fondatore ed il direttore generale della Varkey Foundation per aprire un dialogo con il Governo Italiano e valutare le modalità migliori per realizzare anche in Italia una iniziativa che riportasse l’attenzione sul ruolo sociale degli insegnanti. Un tentativo che ha avuto un esito molto positivo. Dal 29 maggio 2016 è stato ufficialmente lanciato il Premio Nazionale degli Insegnanti (Italian Teacher Prize) con una cerimonia che ha avuto luogo presso il Liceo Visconti di Roma e che ha coinvolto docenti, studenti, rappresentanti delle istituzioni. Nonostante l’impegno del Ministero e gli ottimi risultati ottenuti in breve tempo, il Premio ha ricevuto, in Italia, anche delle critiche. L’introduzione di una “competizione” tra docenti è stato uno degli aspetti più controversi. Credo che tali critiche non abbiano colto il vero senso del premio, che non è quello di scatenare una competizione tra insegnanti, ma solo quella di portare i riflettori sulle storie degli insegnanti e dare a tutta la categoria degli insegnanti quell’attenzione e quel prestigio sociale che merita e che la nostra società ha dimenticato. È ovvio che non si tratta di una “riforma di sistema”: un premio non può risolvere i problemi strutturali dell’istruzione e le difficoltà che gli insegnanti affrontano ogni giorno. Ma portare politici, imprenditori, personaggi pubblici e cittadini a riflettere sul valore degli insegnanti e confrontare metodologie didattiche è già un risultato importante.

GLOBAL TEACHER PRIZE & GLOBAL SKILLS FORUM

2)  GLOBAL TEACHER PRIZE & GLOBAL SKILLS FORUM

A livello internazionale il mio impegno si è svolto prevalentemente attraverso il mio contributo alla Fondazione Varkey che da anni si dedica alla promozione dell’istruzione nel mondo e del valore sociale dell’attività di insegnamento. Faccio parte dell’Academy che ogni anno valuta e assegna i premi del Global Teacher Prize e partecipo ogni anno alla conferenza Global Skills and Education Forum, durante il quale viene annunciato e assegnato il premio al vincitore.

GLOBAL TEACHER PRIZE & GLOBAL SKILLS FORUM

L’evento, ribattezzato “Davos dell’istruzione”, è stato creato dalla Varkey Foundation con l’intento di approfondire temi legati all’istruzione, nonché premiare gli insegnanti che abbiano interpretato il proprio lavoro come una vera e propria missione al servizio degli altri. Il Forum è un’occasione straordinaria perché attraverso il confronto internazionale possiamo non solo imparare e migliorarci ma anche valorizzare meglio e promuovere il nostro sistema di istruzione, che su molti fronti è più avanzato di quanto venga spesso dipinto. In quest’ottica ho promosso una missione di membri del Governo e del Parlamento al Global Skills and Education Forum del 2016 che ha posto le basi per un Focus speciale sull’Italia realizzato all’interno del Global Skills Forum del 2017.

Global Teacher

ORIENTAMENTO SCOLASTICO

3)  ORIENTAMENTO SCOLASTICO

Orientamento scolastico

A livello locale ho partecipato a numerosi incontri e progetti di orientamento organizzati da istituti scolastici ed associazioni di volontariato attive sul tema delle politiche giovanili e dell’orientamento al lavoro.
Mi piace raccontare in particolare un progetto che ha coinvolto le quarte e quinte delle scuole superiori della zona di Avezzano, in Abruzzo, da gennaio a marzo 2016. Assieme ad un gruppo di docenti straordinariamente motivati abbiamo immaginato un progetto in due parti. Una prima parte in cui veniva condotta una indagine conoscitiva sulle paure, i desideri e le prospettive dei giovani, da offrire ai docenti come elemento di riflessione sui loro stessi studenti. E una seconda parte in cui i giovani erano stimolati a riflettere su alcuni aspetti critici dei percorsi di carriera di oggi: il ruolo dell’istruzione, le opportunità all’estero e l’importanza di un curriculum internazionale, la capacità di misurarsi e di “fallire” e altri temi ancora, e è stato dato loro il compito di approfondirli, rielaborarli e trovare un modo originale per raccontarli ai loro compagni. Ne sono venute fuori performance teatrali, elaborati scritti, video e opere d’arte, presentate nell’arco di una giornata che è stata per me veramente emozionante. Un percorso che ha stimolato i ragazzi a riflettere sulle loro passioni ed il loro futuro, e i docenti a conoscere meglio le loro paure e le loro potenzialità.

IL PREMIO DI LAUREA JO COX

4)  IL PREMIO DI LAUREA JO COX

Premio di laurea Jo Cox

Nel Giugno 2016 la giovane deputata laburista Jo Cox fu barbaramente uccisa da un fanatico nazionalista che non le perdonava il suo impegno per l’integrazione europea e l’inclusione sociale. Erano pochi giorni prima del Referendum sulla Brexit. Quell’evento ha segnato un momento molto drammatico, in cui è emersa la deriva sempre più violenta del dibattito politico. Una deriva che richiede un impegno da parte di tutti noi, per difendere e trasmettere alle nuove generazioni i valori fondanti non solo dell’Unione Europea ma della nostra democrazia. Questo lo si fa parlandosi, studiando, approfondendo, immaginando e proponendo idee per un’Europa più forte e più coesa. Da questa consapevolezza è nato il Premio di Laurea per studi sull’Europa intitolato a Jo Cox, che ho avuto l’onore di promuovere assieme all’associazione de iMille e di portare a Montecitorio. Un Premio che ogni anno raccoglie decine di giovani italiani brillanti, premiando le loro tesi, ascoltando le loro ricerche, le loro idee, portandoli a confronto con rappresentanti del Governo e delle Istituzioni. Il Premio ha celebrato, a Febbraio 2018, la sua seconda edizione, e alla Premiazione erano presenti, oltre a politici, giornalisti ed accademici, oltre 150 studenti di scuole superiori, perché il futuro dell’Unione Europea dipenderà anche da loro.