Da anni ormai si parla della necessità di riformare le regole economiche dell’Unione Europea e il Patto di Stabilità.
Ho spesso parlato del bisogno di creare un insieme di regole che possano unire stabilità e crescita, sostenere gli investimenti, troppo spesso insufficienti e anche creare, per quei Paesi a più alto debito, dei percorsi di rientro che tengano maggiormente conto delle esigenze e delle problematiche specifiche di ciascun Paese, per perseguire un risanamento che non penalizzi la crescita e il sostegno ai cittadini nei momenti di crisi e difficoltà.
Idee e proposte che, come gruppo dei Socialists and Democrats Group in the European Parliament a Bruxelles, abbiamo portato spesso nel dibattito del Parlamento europeo, e che eravamo riusciti ad includere in una risoluzione approvata oltre un anno fa.
Oggi la Commissione ha presentato una Comunicazione che di fatto accoglie molte delle nostre indicazioni e che avanza una serie di proposte che vanno nella giusta direzione.
I Paesi ad alto debito, come l’Italia, avrebbero più margini e più tempo per disegnare percorsi di rientro dal debito concordati con la Commissione, in cui vengano delineati interventi e misure che tengano conto non solo del contenimento della spesa ma anche degli investimenti e delle riforme necessari per far crescere il Paese. Stabilità e crescita devono andare sempre insieme, perché non si può abbassare veramente il debito né renderlo sostenibile, se non c’è la crescita. Adesso mi auguro che la Commissione presenti presto vere e proprie proposte legislative per avviare subito il percorso necessario a rendere realtà queste indicazioni.
Un passo importante nella giusta direzione, anche se credo che dovremo continuare a lottare perché questa riforma sia presto accompagnata da altre proposte come quella di creare uno strumento economico europeo permanente per far fronte alle crisi del nostro continente come è stato con il Recovery e altri strumenti più mirati sul modello del Fondo Sure.