Ho seguito con attenzione l’emergenza Coronavirus, soprattutto nelle regioni del Nord.
Vorrei condividere con voi una riflessione.
C’è una preoccupazione crescente rispetto all’impatto economico che questa vicenda sta avendo e avrà negli ultimi mesi. Penso alla chiusura di molte attività e allo slittamento di piccoli e grandi eventi, dal Salone del Mobile a convegni e spettacoli, per non parlare della cancellazione di molte prenotazioni turistiche. Queste preoccupazioni sono giustificate: non possiamo negare che l’immagine complessiva del nostro Paese esca indebolita da questa settimana.
Purtroppo la classe politica non è esente da colpe, anzi. È evidente – e fa rabbia – che qualcuno abbia visto in questa situazione un’opportunità da sfruttare in termini di visibilità, esacerbando toni e parole, senza pensare alle conseguenze. Dal famigerato video del Presidente Fontana che si autoisola indossando la mascherina (pur risultando negativo al test) alle pressioni di Salvini per un governo di unità nazionale, nemmeno fossimo sull’orlo della terza guerra mondiale. Queste dichiarazioni e queste immagini hanno fatto il giro del mondo, creando danni enormi all’Italia, che viene mostrata come un paese in preda al caos.
Non è così: pur con tutte le difficoltà legate al dover gestire una situazione nuova e inaspettata, poco conosciuta in tutti suoi aspetti, le nostre istituzioni e ospedali stanno però gestendo la situazione con serietà e competenza. Lo ha riconosciuto una fonte autorevole come l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sarebbe quindi opportuno mantenere calma e dignità, lasciando perdere la propaganda e mettendo davanti a tutto il bene comune. Fare politica con responsabilità significa questo. E in queste ore si vede bene chi rispetta questo principio e chi no.