A seguito della riunione la settimana scorsa con i capigruppo della Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo per discutere dell’emergenza Coronavirus, è stato deciso di avviare un ciclo di incontri tra i capigruppo della Commissione ECON e i Presidenti delle principali istituzioni europee che in questo periodo stanno fronteggiando le implicazioni economiche della pandemia in corso
Oggi abbiamo inaugurato questo ciclo di videoconferenze confrontandoci con i Vice Presidenti della Commissione Europea Valdis Dombrovskis e Margrethe Vestager, e con il Commissario Gentiloni.
Di seguito il testo del mio intervento:
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Desidero anzitutto ringraziare la Vicepresidente Vestager, il Vicepresidente Dombrovskis ed il Commissario Gentiloni per aver accettato l’invito dei Coordinatori della Commissione ECON con cosi poco preavviso. Spero che tutti i partecipanti ed i loro cari stiano bene e in salute in queste drammatiche circostanze.
Come Commissione ECON crediamo che sia importante mantenere un dialogo costante tra istituzioni europee in questo frangente. A tal proposito, questa è la prima di una serie di video conferenze che terremo.
Conosciamo tutti la situazione: siamo davanti ad una crisi profonda che tocca tutte le nostre vite. E’ diversa da qualsiasi crisi del passato in quanto non si tratta di una crisi finanziaria che colpisce inizialmente uno o due stati membri, ma di una crisi sanitaria che investe tutti i Paesi seppure con rapidità e intensità diverse. I Governi nazionali e la Commissione hanno adottato stringenti misure per limitare il contagio del virus ma questa emergenza sanitaria genererà importanti impatti economici in tutti gli Stati. L’industria sta già subendo e si registrano impatti dal lato dell’offerta che sono destinati ad espandersi ulteriormente a tutti i segmenti delle filiere.
Se non agiamo con decisione e rapidità ci sarà un effetto domino: gli shock sul lato dell’offerta genereranno disoccupazione e una crisi della domanda. Tutto ciò avrà ripercussioni sul sistema bancario e finanziario e, di conseguenza, sui debiti sovrani.
Un ulteriore problema da tenere in considerazione è il fatto che una crisi simmetrica probabilmente porterà a conseguenze fortemente asimmetriche.
Principalmente, perché non tutti gli Stati Membri saranno coinvolti dalla crisi con la stessa intensità, a causa di una diversa diffusione del virus ma anche per via della struttura delle rispettive economie. In secondo luogo, non tutti gli Stati Membri saranno in grado di gestire le conseguenze economiche con gli stessi strumenti e la stessa intensità.
L’Unione Europea ha dimostrato resilienza nell’ultima crisi, ed è riuscita ad implementare importanti riforme sia a livello dell’Unione che degli Stati Membri. Tuttavia, tali misure sono arrivate molto in ritardo e ci sono voluti quasi dieci anni ed enormi sofferenze per tornare alla normalità: oggi non possiamo commettere lo stesso errore.
Per questo motivo in questo incontro dovremmo discutere il ruolo delle istituzioni europee nel garantire una risposta veramente europea alla crisi, che sia rapida e proporzionata alla sua gravità.
Dal punto di vista dell’Area Euro, condividiamo le prime misure della Banca Centrale Europea, ma sappiamo tutti che la politica monetaria da sola non può essere sufficiente. Questa deve essere affiancata da misure fiscali e strumenti macro economici. A tal riguardo, dobbiamo assicurare che le nostre misure siano allineate e coordinate per tutelare la nostra Unione.
In quest’ottica, i Vicepresidenti ed il Commissario potranno evidenziare come la Commissione intende procedere per garantire che l’economia europea mantenga una direttrice coerente che faccia convergere i vari Stati Membri nella gestione e risoluzione della crisi, evitando qualsiasi tipo di divergenza.
Infine, dobbiamo iniziare a riflettere sul post-crisi. Dobbiamo lavorare insieme, ed il Parlamento è già pronto, per assicurare che tutti gli Stati Membri, l’Unione nel suo complesso, siano nelle condizioni per una rapido rilancio successivo.