Di seguito il testo in italiano della mia intervista su Bloomberg Professional Services per la loro serie Global Policymakers Profiles.
Qui il link alla versione orginale su Bloomberg.
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PERSONALE
- Highlight della propria carriera
Sinceramente, è quello più recente. Sono stata eletta Presidente della Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo. È un ruolo impegnativo e intenso ma del quale sono estremamente felice.
- Fuori dall’ufficio
Le città sono una delle invenzioni più affascinanti e incredibili dell’uomo e io sono una persona molto cittadina e “urbana”. Mi piace passeggiare per le strade del centro, distrarmi guardando i palazzi e i negozi. Mi piace osservare le persone. Sfortunatamente, tutto ciò è reso più difficile dalle circostanze attuali.
- La mia fonte di ispirazione e motivazione
Quando ero piccola, il mio idolo era Rita Levi Montalcini, la prima donna italiana a ricevere il Premio Nobel per la medicina. Ho sempre ammirato la sua tenacia, la sua indipendenza e intelligenza. Più recentemente, chi mi motiva di più è mio figlio di sei anni. Quando mi trovo davanti a delle sfide, quando sono stanca, penso sempre a quello che penserà di me quando sarà grande, e spero che sarà fiero di me.
PREVISIONI
- La risposta dell’Europa alla crisi del COVID-19
Ci sono due livelli d’azione in Europa.
Anzitutto, tutte le istituzioni UE hanno fornito delle risposte, stanno usando tutti gli strumenti disponibili o stanno sviluppando nuove idee. Dai programmi della BCE (QE, TLTRO), ai 37 miliardi di euro della Commissione Europea e il programma SURE per sostenere l’occupazione nei Paesi Membri, fino alla recente proposta della Commissione per un Recovery Plan, che comprende 750 miliardi di risorse aggiuntive di cui 500 miliardi forniti agli Stati Membri tramite risorse a fondo perduto.
In secondo luogo, ci sono i singoli Paesi che hanno attivato le loro rispettive risposte sul piano fiscale, sostenendo famiglie e aziende. Ma adesso gli Stati Membri devono supportare la proposta della Commissione e trovare un accordo per attribuire alle istituzioni europee nuovi poteri e strumenti per combattere la crisi.
- La mia priorità per questa crisi
La priorità principale è sicuramente di superare la crisi sanitaria e tornare a una vita normale, sostenendo le famiglie e le comunità.
Ma volgendo lo sguardo alle prossime sfide, è importante tenere presente le priorità dell’Unione Europea in ambito economico e finanziario: preservare il Mercato Unico, la stabilità dell’area Euro e l’Unione Monetaria, e anche mantenere un sistema di equità nell’UE.
I governi nazionali hanno avanzato risposte molto diverse alla crisi, in base anche alle singole situazioni. Questo potrebbe portare ad ampie divergenze nei mesi a venire e aumentare la pressione sul Mercato Unico.
Non possiamo dimenticare le origini e i valori dell’Unione Europea. Se manteniamo l’attenzione su questi scopi, il resto verrà da sé. Sarà poi naturale garantire maggiore solidarietà e scegliere la risposta più incisiva a livello Europeo. La proposta della Commissione è un passo positivo in questa direzione e lo sarà, auspicabilmente, anche il risultato finale. Il Parlamento Europeo è pronto a fare la sua parte.
- Assicurare una ripresa sostenibile e un sistema economico resiliente dopo la crisi COVID-19
È difficile fare previsioni sulla versione finale del Recovery Plan ma credo che, oggi più che mai, vi siano le condizioni e la consapevolezza necessarie per progredire. Come co-legislatori, insieme agli Stati Membri, dovremo accordarci per aumentare le risorse finanziarie dell’UE per rispondere a questa crisi e per rafforzare la nostra resilienza per le crisi future. Come indicato dalla proposta della Commissione, questo significa rafforzare il Bilancio UE – il Multiannual Financial Framework – aumentando le risorse proprie dell’UE e armonizzando l’integrazione fiscale.
Dobbiamo anche preservare la stabilità dell’Unione e completare l’Unione Bancaria. Non possiamo affrontare la ripresa solo con risorse pubbliche, dobbiamo anche mobilitare il capitale privato. In questo senso, l’unione dei mercati dei capitali sarà fondamentale, anche per aumentare l’attrattiva dell’UE per gli investimenti nella fase di rilancio.
- Un approccio razionale è necessario
Dobbiamo ragionare razionalmente a quali strumenti potranno sostenere l’UE nei prossimi mesi e anni, per consentire un risanamento economico completo, oltre che alla distribuzione razionale dei capitali e degli investimenti a supporto della crescita.
In questo contesto, credo che il dibattito sugli Eurobonds sia stato eccessivamente caricato ideologicamente. In termini di asset finanziari, gli Eurobonds offrirebbero un asset sicuro che potrebbe essere essenziale per le attività finanziarie nell’UE da parte degli investitori.
Anche mettendo da parte il dibattito sulla sicurezza di un asset europeo, nelle circostanze attuali, è razionale pensare a una mutualizzazione temporanea del debito finalizzata alla gestione della crisi e a garantire che l’UE ne esca più forte e unita di prima. Questo è quanto il Parlamento Europeo ha chiaramente espresso in due risoluzioni e quanto la Commissione ha inserito nella sua proposta. Speriamo che il Consiglio dimostri lo stesso livello di apertura e razionalità. Come Parlamentare Europeo e Presidente della Commissione ECON, spero di avviare quanto prima questa discussione e negoziare un Recovery Plan che risponda alle aspettative dei cittadini europei.
ORIZZONTE
- Aumentare la responsabilità istituzionale nella crisi
Nel mio ruolo di Presidente della Commissione ECON, voglio attribuire al Parlamento Europeo un importante ruolo nel contesto della crisi, dando voce alle preoccupazioni dei cittadini e aumentando la responsabilità di altre istituzioni europee nei loro confronti. I parlamentari della Commissione ECON, in qualità di rappresentanti di cittadini UE, partecipano regolarmente a dialoghi con altre istituzioni come la BCE, con i Commissari europei e i ministri dei Paesi Membri. Di questo sono molto orgogliosa: durante la crisi abbiamo mantenuto la Commissione ECON attiva e abbiamo tenuto numerosi incontri con importanti rappresentanti politici nazionali ed europei.
- Democratizzare il processo decisionale
Vorrei portare il Parlamento Europeo e la Commissione ECON nel dibattito e attribuirgli un ruolo centrale, in un processo di democratizzazione. Se creiamo maggiore coinvolgimento nel Parlamento e all’interno della Commissione ECON, possiamo portare le istituzioni e il processo decisionale più vicino ai cittadini. Lo stavamo facendo prima della crisi e io continuerò personalmente a farlo fino alla fine del mio mandato.
- Rimanere informata
Mi concentro sulle fonti che so essere affidabili e professionali. Quando si tratta di trend economici, i numeri sono fondamentali, e mi piace andare dritta alla fonte e confrontare i dati economici delle istituzioni pubbliche e delle banche centrali.
Infine, per evitare le distrazioni uso il mio telefono: sono molto fortunata di poter aver accesso a personalità e leader apicali e a volte la cosa migliore da fare è di alzare il telefono e parlarsi. Mantenere uno scambio diretto di informazioni tra persone aiuta a evitare incomprensioni. È molto importante, specialmente nel contesto attuale.