Il Corriere della Sera di oggi ha dato risalto alla storia di Ilaria Capua. Conosco Ilaria ormai da diversi anni, avendo condiviso con lei quell’avventura un pò ingenua ed incosciente che ci ha portato a candidarci alle elezioni politiche del 2013, lasciandoci alle spalle i rispettivi percorsi scientifici ed accademici (il suo indubbiamente più prestigioso e importante del mio!) per fare qualcosa per il nostro Paese. Ecco come il nostro Paese ha ricambiato nei suoi confronti. Un’indagine data in pasto ai giornali prima ancora che qualcuno potesse verificare le prove, prima che lei potesse essere ascoltata, potesse spiegare. Giornali che non si sono limitati a riportare la notizia di una indagine, ma che l’hanno presentata come colpevole prima non solo di qualsiasi sentenza ma prima anche del processo. Una donna e una famiglia umiliate e distrutte per un qualcosa che negli Stati Uniti è stato da anni chiarito e archiviato – tant’è vero che gli Stati Uniti le hanno offerto una cattedra, le direzione di un Centro di Eccellenza e risorse per riprendere la sua attività scientifica. E lei, comprensibilmente, ha accettato l’incarico e partirà presto. Ero seduta a pochi banchi di distanza in Parlamento quando si è scatenato questo inferno contro di lei, ogni giorno leggevo lo smarrimento e il dolore nel suo sguardo, e ho sofferto anche io quando alcuni colleghi sciacalli (vi lascio indovinare di quale partito o movimento…) l’hanno attaccata trattandola come un pericoloso criminale. Non so come l’Italia sia potuta diventare un Paese così, dove giustizialismo e antipolitica inquinano ogni cosa, annebbiano ogni mente. L’unica cosa che posso dire è che questo clima non scoraggia certo i politici corrotti, ma umilia e allontana quelli più ingenui e meno navigati, non abituati a fronteggiare tanto odio e tanta violenza gratuita. A me dispiace, moltissimo, che Ilaria abbia deciso di lasciare l’impegno politico, perchè resto convinta che la politica abbia bisogno di competenze e intelligenze come la sua, ma al tempo stesso mi auguro che questa scelta possa restituirle un po’ di serenità.