Approvata la risoluzione sui conflitti di interesse di chi lavora nelle istituzioni europee!
Forse nessuno o pochi di voi conoscono il “caso Farkas”. Ma è un caso che ha molto scosso Bruxelles in questi mesi e che mi ha motivato a portare avanti una risoluzione che è stata approvata giovedì in Commissione ECON. Adam Farkas è stato fino a pochi mesi fa il Direttore Esecutivo dell’Autorità Bancaria Europea (EBA) e a settembre si è dimesso per andare a fare l’amministratore delegato dell’AFME, la principale lobby del settore finanziario che rappresenta le principali banche europee.
Chiaramente questo ha sollevato un dibattito intenso nel Parlamento e nelle istituzioni europee: com’è possibile che una persona che fino al giorno prima si trova nel ruolo di “regolatore” e vigilante, con accesso a file e informazioni riservate e delicate, possa all’improvviso passare dalla parte diametralmente opposta? Com’è possibile che non vi siano regole esplicite per evitare questo genere di conflitti di interesse oppure, quando vi siano (e alcune regole in effetti esistono), che vi sia la possibilità di aggirarle?
L’EBA è intervenuta cercando di mettere una serie di vincoli alle future attività di Farkas (per esempio divieto per 18 mesi di trattare temi legati alla sua precedente attività), ma e’ chiaro che il problema resta in piedi anche perché non esiste un organo esterno che possa controllare l’effettivo rispetto delle condizioni imposte.
Per questo motivo, d’accordo con i principali gruppi politici della Commissione Econ che presiedo, ho deciso di elaborare una risoluzione che sollevi formalmente il problema e chieda esplicitamente e con forza alla Commissione Europea regole più stringenti e chiare per evitare che il fenomeno chiamato delle “porte girevoli” (cioè persone che da ruoli pubblici passino a lavorare nelle lobby) dia luogo a situazioni di grave conflitto di interessi e, potenzialmente, a pericolose distorsioni di processi decisionali e legislativi vitali per l’UE e per i cittadini europei.
La risoluzione è stata votata e approvata all’unanimità in Commissione, una cosa molto rara che mostra la compattezza del Parlamento su un tema così importante per il buon funzionamento e la credibilità delle istituzioni europee. Sono contenta di questo risultato! Adesso mi preparo per la prossima settimana che sarà molto intensa – non solo dovremo cercare di chiudere due negoziati importanti ma, soprattutto, la mia risoluzione su “Fair Taxation” verrà discussa in plenaria…Sarà un momento molto importante per me, vi terrò aggiornati!