Basta pensare a Zynga, diventata uno degli astri nascenti della Silicon Valley con giochi come FarmVille e MafiaWars. Una ripresa che si vede anche dai dati: dal 2008 al 2009 il tasso di creazione di nuove imprese e’ cresciuto del 48%, dal 2009 al 2010 sono stati creati oltre 12mila nuovi posti di lavoro, e nel 2010 si e’ registrato un forte aumento delle Ipo (quotazioni in borsa) delle aziende dell’area. Insomma, la Silicon Valley non molla. Sa reinventarsi ogni volta e sa cogliere con successo ogni nuova ondata tecnologica. Ma come fa?
Accademici, giornalisti e policy maker da anni cercano di catturare il suo segreto e replicarne la formula. Persino in Italia si e’ sentito parlare della Gorgonzola Valley (in riferimento alle aziende high tech attorno al Politecnico di Milano) o all’Arno Valley (indicando il polo sorto nell’area di Pisa). Ma nessuna esperienza si à minimamente avvicinata, per impatto tecnologico, economico e sociale, all’originale californiano.
Questa ricetta e’ incompleta e fuorviante, e non sorprende che molti di questi tentativi siano falliti. Quello che le analisi politiche o accademiche faticano a cogliere è qualcosa che nessun parco scientifico o metodo di finanziamento alle impreso che nascono, costruiti a tavolino, possono ricreare ed è quella profonda curiosità verso tutto ciò che e’ nuovo, quella continua voglia di imparare e mettersi in gioco, di rischiare, di puntare su qualcosa di innovativo che può fare un tonfo tremendo o cambiare il mondo. Sarà il retaggio dello spirito dei pionieri che venivano qua a conquistare terre inesplorate, o della rivoluzione culturale di fine anni Sessanta, fatto sta che questa cultura «pionieristica» è ancora molto radicata in Silicon Valley.
E la cosa che colpisce di più girando per la Silicon Valley e parlando con imprenditori, managers e venture capitalist à proprio l’altissimo livello di preparazione. Questo, probabilmente, à il vero segreto della Silicon Valley. E la forte integrazione tra accademia e impresa che molti notano qua non e’ dovuta all’esistenza di enti facilitatori preconfezionati dal settore pubblico (come pensano quelli che cercano di replicare la ricetta californiana), ma al fatto che studiosi e imprenditori condividono lo stesso background, parlano lo stesso linguaggio, sono mossi dalle stesse curiosità, frequentano gli stessi locali. Questo spirito di scambio e collaborazione permea tutta la zona. Qua non esiste la figura romantica dell’imprenditore solitario, le imprese sono fatte da tre o quattro persone, con il supporto di molte altre.
La Silicon Valley e’ un social network vivente, pulsante, e i nodi chiave di questo network non sempre sono quelli che si vedono nelle copertine dei magazine. Come Reid Hoffman, fondatore di Linkedin e uno dei più dinamici investitori in startup della zona: ha finanziato decine di nuove imprese (si dice almeno 80), tra le quali PayPal, di cui e’ stato vicepresidente. Ed e’ stato proprio lui che ha presentato Mark Zuckerberg a Peter Thiel (co-fondatore di PayPal), il quale a sua volta ha investito nella nascente Facebook mezzo milione di dollari. Da questi giri di amicizie e collaborazioni fioriscono innovazioni e imprese. Basta pensare che i quattro fondatori di Paypal hanno fondato o finanziato aziende il cui valore complessivo supera, secondo le stime di Forbes, i 30 miliardi di dollari. Quando si dice il potere dei social network! Questi imprenditori senza sosta sono il vero motore della Silicon Valley. Li chiamano serial entrepreneurs: imprenditori seriali. E la cosa bella e’ che non si fermano davanti a nulla. Né davanti ai fallimenti, né cosa ancora più incredibile, davanti ai successi.
Molti dei trentenni e quarantenni che si vedono girare in jeans e maglietta sono miliardari che potrebbero ritirarsi in qualche villa sull’oceano circondati da auto di lusso e jet privati. Eppure sono ancora lì, a cercare la prossima avventura tecnologica, il prossimo brillante ventenne su cui scommettere, la nuova idea che cambierà il mondo.
Certo, oggi ci sono altre città, da Pechino a Bangalore a Tel Aviv, che hanno i numeri per fare presto concorrenza alla Silicon Valley. Ma finche’ potrà contare su queste persone e questo spirito, la Silicon Valley resterà a lungo inimitabile, la più ammirata e invidiata da tutti. Buon Compleanno Silicon Valley.