È una riunione di enorme peso, anche se informale, quella di oggi e domani a Versailles dei capi di Stato e di governo dei Paesi Ue.
In agenda, ci sono temi che definiranno la politica europea dei prossimi anni e decenni: difesa, energia, investimenti e crescita. Il tutto alla luce dei due anni di pandemia di Covid-19 appena trascorsi e in vista delle ripercussioni dell’invasione russa dell’Ucraina.
E proprio la guerra sarà il punto di partenza della riunione.
L’Unione europea ha avallato giusto ieri il quarto pacchetto di sanzioni contro Mosca che, tra i vari elementi, colpisce altre 160 persone (14 tra oligarchi e uomini d’affari e 146 membri del Consiglio della Federazione Russa), mette una stretta sulle criptovalute e amplia anche le misure già adottate nei confronti della Bielorussia per il suo coinvolgimento nell’aggressione russa.
Ma dalla questione bellica sul campo alla tragedia umanitaria, passando per le conseguenze sul piano economico ed energetico, l’Ucraina rappresenta il tempo della prova per noi europei e la resistenza contro una concezione del mondo e della convivenza tra popoli che rifiutiamo, semplicemente perché basata sulla prevaricazione.
Altro asse della discussione che impegnerà i leader, la questione energetica.
La Commissione Europea ha presentato martedì la bozza di un piano che, da un lato, conferma la possibilità per i Paesi di dare sostegno a imprese e famiglie attraverso il sistema degli aiuti di Stato e, dall’altro, punta a diversificare le fonti di approvvigionamento di gas, con più importazioni da fornitori non russi; ad accelerare sulle rinnovabili e a ridurre il più possibile l’uso dei combustibili fossili con l’efficientamento energetico, le energie pulite e l’elettrificazione.
Così facendo, ad esempio, è possibile ridurre di due terzi la nostra domanda di gas russo entro la fine dell’anno.
L’obiettivo è tagliare questo cordone ombelicale che ci lega alla Russia e farlo nel più breve tempo possibile, per essere autonomi e meno impattanti sul pianeta.
E’ un tempo pesante, quello di questi giorni, e ci pone sfide storiche. Ma è possibile rispondervi: con la certezza della ragione e la forza dell’unità.
Buon lavoro ai Ventisette.