Questa mattina, a Parigi, ho preso parte ad una sessione speciale dell’Ecofin davvero importante.
La discussione si è infatti concentrata sull’invasione dell’Ucraina e il pacchetto di sanzioni che l’Unione Europea vuole attivare nei confronti della Russia.
Non solo tutti i Paesi hanno condannato l’aggressione russa e sostenuto le misure individuate la notte scorsa dal Consiglio Europeo, ma si è parlato di ulteriori sanzioni da adottare il più presto possibile.
Per questo abbiamo chiesto a Commissione e BCE di valutare nel dettaglio ogni azione disponibile per limitare ulteriormente l’accesso delle istituzioni russe al sistema finanziario.
Inevitabilmente le sanzioni avranno un costo anche per l’Unione Europea, con conseguenze che potrebbero essere più pesanti per alcuni stati e alcuni settori. Ma questa mattina è stato deciso che saranno prese misure per limitare possibili ricadute su imprese e famiglie.
Questa decisione è molto importante e rappresenta un messaggio molto forte nei confronti di Putin: se pensava che ci saremmo divisi sulle sanzioni e sulle ricadute economiche, si è sbagliato.
Così come sbagliano quei politici che usano l’argomento economico per indebolire la nostra risposta di fronte all’arroganza e alla violenza russa.
I governi e le istituzioni europee sono unite e pronte a mettere in campo ogni mezzo economico e finanziario per fermare questa brutale azione militare, difendere la democrazia, e al tempo stesso sostenere i nostri cittadini e le nostre imprese.