Care amiche, cari amici,
nonostante sia un giorno di festa, oggi, in molti, non hanno motivi per festeggiare.
Ad inizio aprile l’Istat ci ha detto che dall’inizio della pandemia a febbraio 2021 sono stati persi 945mila posti di lavoro e molti altri posti saranno a rischio nei prossimi mesi. La crisi ha fatto emergere nuove disuguaglianze e fragilità. Settori che in Italia eravamo abituati a pensare come prosperi, come il commercio, la ristorazione, il turismo, sono stati messi in ginocchio lasciando milioni di lavoratori completamente scoperti. Senza contare che ancora, purtroppo, avvengono episodi tragici come quello successo pochi giorni fa ad Alessandria, in un cantiere logistico, dove un operaio ha perso la vita sul posto di lavoro.
Tutto questo ci impone di riflettere profondamente sulle tematiche del lavoro, avendo il coraggio anche di abbandonare vecchi schemi e contrapposizioni. Governo e Parlamento hanno dovuto fare sforzi straordinari in questo anno per cercare di dare sostegno a tutti i lavoratori, ma adesso dobbiamo pensare a riforme che possano garantire un sistema più giusto ed equo anche nel periodo post-pandemia.
Attualmente sono in discussione la riforma degli ammortizzatori sociali, delle politiche attive e del fisco. Dovremo però fare presto e i partiti, assieme alle parti sociali, dovranno fare un grande sforzo per superare ogni ostacolo e trovare un accordo.
Queste azioni, unite agli investimenti provenienti dal Recovery Plan, rappresentano un’opportunità fondamentale per la ripartenza della nostra economia e la creazione di nuovi posti di lavoro, con un’attenzione particolare per giovani e donne – un’attenzione che sarà garantita dalla clausola trasversale a garanzia dell’occupazione femminile e giovanile che il Partito Democratico è riuscito a fare inserire nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. |