Ha fatto bene il ministero dell’Economia a interrompere la trattativa con Unicredit su Mps? E ora cosa è meglio fare?
«Il ministro Daniele Franco ha dato seguito a quanto detto in audizione in Parlamento – risponde Irene Tinagli, vicesegretaria del Pd e presidente della Commissione problemi economici e monetari del Parlamento Europeo – cioè che si cerca un accordo ma non a tutti i costi sia in termini di esborso per lo Stato che di tutela dell’occupazione e del marchio. Evidentemente i negoziati si sono arenati perché queste condizioni non erano pienamente garantite. Ora si apre un dialogo con la commissione Ue perché c’è bisogno di più tempo».
Quanto?
«Si vedrà, serve tempo per valutare altre soluzioni, ma avere una scadenza perentoria che si avvicina non agevola le trattative».
Il centrodestra vi accusa della cattiva gestione del Monte che si è scaricata sulle finanze pubbliche.
«Che in passato ci siano stati degli errori nella gestione è evidente. Ma bisogna anche fare i conti con le trasformazioni del settore bancario che hanno messo in difficoltà non solo il Monte ma tante banche in Europa. Attacchi strumentali non aiutano a trovare una soluzione».
Questa settimana il governo varerà la manovra, ma prima deve superare lo scoglio delle pensioni. Anche il Pd ha espresso critiche all’idea di passare da Quota 100 a Quota 102-104
«Noi non facciamo barricate, ma osserviamo che Quota 100 è stata iniqua, penalizzando in particolare le donne. Apprezziamo lo sforzo del governo di uscire da Quota 100 con gradualità ma sottolineiamo che il sistema delle Quote non dà un aiuto concreto a chi ha più bisogno, cioè a chi fa lavori gravosi o si ritrova disoccupato in età avanzata. Per noi queste sono le priorità, nel rispetto dell’equilibrio complessivo della manovra».
Bisognerà trovare più risorse, togliendole da altri capitoli. In molti, anche nella maggioranza, dicono dal Reddito di cittadinanza. Voi?
«Bisogna fare tutte le stime e valutare le diverse ipotesi. Ma anche questa del Reddito di cittadinanza potrebbe essere una strada perché ci sono stati purtroppo molti abusi. Se si riescono a recuperare risorse su questo fronte, potrebbero essere impiegate per rafforzare l’equità sulle pensioni».
Otto dei 23,4 miliardi della manovra sono destinati alla riduzione della pressione fiscale. Più a vantaggio dei lavoratori o delle imprese, secondo il Pd?
«Noi abbiamo sempre dato priorità al taglio del cuneo, una misura che aiuta sia i lavoratori, aumentando il netto in busta paga, sia le imprese, riducendo il carico contributivo. Inoltre, tagliare il cuneo incentiva le assunzioni».
Altro capitolo problematico è quello dei bonus edilizi. Voi avete chiesto la proroga del bonus facciate, altri protestano contro l’esclusione delle villette dalla proroga del Superbonus del 110%.
«In questo settore c’è bisogno di gradualità nelle modifiche e di dare certezze agli operatori del settore, dove le procedure e i lavori sono per loro natura lunghi. Ecco perché abbiamo segnalato la proroga del bonus facciate. Sul Superbonus, chiaramente una proroga aiuterebbe il settore ma, se le risorse sono limitate, credo sia comprensibile che la priorità venga data ai condomini e alle case popolari».
La settimana si chiuderà con il G20 di Roma. Si temono incidenti per le manifestazioni contro il green pass.
«Spero che non ci siano incidenti. L’Italia ha dato finora un buon esempio, evitando la quarta ondata del Covid che altri Paesi stanno vivendo. Da questo punto di vista le manifestazioni contro il green pass appaiono pretestuose. Tanto più che una parte di coloro che protestano sono gli stessi che erano contro il lockdown perché volevano che gli esercizi commerciali restassero aperti, ma ora stanno creando un danno gravissimo agli stessi commercianti».