Molto si è parlato e ancora si continua a parlare dell’azienda K-Flex, che ha deciso di licenziare 187 dipendenti nonostante gli impegni presi con il Governo italiano a fronte di alcuni finanziamenti agevolati ricevuti dallo Stato. Un tema che avevo già affrontato in Commissione Lavoro con una risoluzione approvata il 5 Aprile 2017. Purtroppo, nonostante le sollecitazioni del Parlamento e del Governo stesso l’azienda ha deciso di proseguire sulle sue scelte. E certamente lo Stato non può obbligare un’azienda a scegliere un sito produttivo anziché’ un altro. Però può sospendere l’erogazione delle agevolazioni concesse, revocare quelle ancora da erogare e, nei casi previsti dalla legge, chiedere la restituzione dei soldi già erogati. Nonostante le false informazioni che circolano in giro, questo è esattamente quello che ha fatto e sta facendo il Ministero dello Sviluppo Economico.
Per la precisione: per quanto riguarda il progetto di ricerca e sviluppo (R&D) finanziato con fondi CDP il 10 ottobre 2013, sono state sospese la quota di finanziamento di 914.000 euro e di contributo alla spesa di 112.857 euro ancora da erogare e si sta valutando la procedura di revoca per le agevolazioni concesse.
Per quanto riguarda il progetto di R&S agevolato sul bando Reach e riguardante lo “Studio e sviluppo di nuovi prodotti isolanti elastomerici NBR privi di HBDD (esabromociclododecano), ad elevata performance di resistenza al fuoco”, realizzato presso la sede di Roncello (MB), avviato l’1.9.2009 e regolarmente concluso il 30.9.2012, con una erogazione complessiva di finanziamento agevolato di € 1.355.280,00. Ad oggi è in corso la restituzione delle rate di ammortamento.
Per quanto riguarda il progetto di R&S agevolato a valere sul bando HORIZON 2020 con decreto dell’11/11/2015, con un finanziamento agevolato concesso pari a € 1.240.090,56. Il progetto ha titolo “Valutazione e riduzione dell’impronta di carbonio della produzione di sistemi elastomerici con sviluppo di prodotti eco-compatibili”, è stato avviato il 30.11.2014 presso la sede di Roncello (MB), e prevedeva una durata di 36 mesi. A seguito della posizione assunta dal Ministeroin merito alle vicende che hanno interessato lo stabilimento l’impresa ha rinunciato alla realizzazione del progetto.
L’unico progetto agevolato per il quale non è avvenuta (e non potrebbe aver luogo) né sospensione né restituzione è il progetto di R&Sagevolato concesso con decreto del 4.6.2010 riguardante lo “Studio e messa a punto di nuovi elementi per copertura isolante”. Il progetto è stato realizzato nella sede di Roncello (MB), avviato il 1.3.2008 e concluso regolarmente il 28.2.2011. Erogato a saldo un finanziamento con fondi CDP di € 1.919.700 e ad un contributo alla spesa di € 237.000.
Naturalmente la sospensione e restituzione delle agevolazioni non toglie l’amarezza per la perdita di un’azienda importante e per le dolorose ricadute occupazionali, ma per lo meno ci evita di aggiungere al danno la beffa ai contribuenti italiani. Uno Stato serio, libero e democratico, non può, come dicevo, imporre decisioni alle imprese, ma può pretendere che vengano rispettati gli accordi presi e la dignità dei contribuenti.