Un paio di settimane fa, in un incontro alla Camera, avevo chiesto al sottosegretario Dell’Aringa quali fossero stati i risultati degli sgravi per le assunzioni/stabilizzazioni di giovani e donne introdotte dal Governo Monti. Visto che al momento non aveva ancora dati, avevo preparato un’interrogazione al Ministro del Lavoro per avere dati ufficiali durante il Question Time che si sarebbe svolto oggi in Aula. Ieri il Ministero ha reso noti i dati alla stampa (Sole24ore), ma riprendero’ il tema in Aula oggi pomeriggio. Qua il testo integrale della mia interrogazione.
Interrogazione a risposta orale
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Per sapere. – Premesso che:
con il decreto Salva-Italia (D.L. 201/2011, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 22 dicembre 2011, n. 214) sono stati introdotti, nel dicembre 2011, aiuti fiscali alle imprese che avrebbero assunto giovani under 35. Si trattava di un intervento che prevedeva la deducibilità integrale delle imposte dirette dell’Irap, relativa alla quota imponibile per le spese per il personale. In pratica si cercava di dare una spinta all’occupazione giovanile riducendo in modo consistente, e diretto, sia le tasse che il costo del lavoro per chi assumeva gli under 35;
nello specifico l’articolo 24, comma 27, del citato decreto legge n. 201 del 2011 prevedeva che venissero integrate le risorse sull’autorizzazione di spesa relativa al Fondo per il finanziamento di interventi in termini quantitativi e qualitativi a favore dell’occupazione giovanile e delle donne;
il comma 252 dell’art. 1 della L. n. 228 del 24 dicembre 2012 (Legge di Stabilità 2013), introducendo il comma 12-bis all’art. 4 della L. n. 92/2012 (Riforma del mercato del lavoro), ha ribadito quanto precedentemente disposto dal decreto interministeriale del 5 ottobre 2012 emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze;
in definitiva è stato riproposto l’incentivo di euro 12.000 qualora un’azienda decida di trasformare un contratto a tempo determinato in uno a tempo indeterminato. Tale incentivo è previsto ogni qual volta si proceda a una stabilizzazione di rapporti di lavoro, trasformando le collaborazioni coordinate e continuative, anche a progetto, e i contratti di associazioni in partecipazione con apporto di solo lavoro in contratti a tempo indeterminato, anche a tempo parziale;
il decreto interministeriale ha previsto anche incentivi per coloro che assumono donne di qualunque età e giovani fino a 29 anni assunti a tempo determinato, fino a un massimo di dieci contratti di lavoro per ogni datore di lavoro:-
se sia a conoscenza dei dati relativi al numero dei giovani, delle donne e dei disoccupati/inoccupati che hanno usufruito del varo dei sopracitati incentivi, ai fini di una valutazione dell’impatto delle norme stesse sull’occupazione.
On. Irene Tinagli